Caterina III, imperatrice di tutte le Russie
E infine tra le colonne dei sovrani illuminati, c'è lei, Caterina la Grande, fautrice dell' età dell'oro russa e simbolo del dispotismo illuminato oltre ad essere,ovviamente, una delle figure femminili più di spicco nella storia dell' umanità, tanto che troviamo elogi inerenti alla sua persona da parte dei membri sicuramente più conosciuti del mondo illuminista, tra cui Voltaire stesso.
Caterina, di origine prussiana, si assicura una solida base per il potere organizzando un astuto colpo di stato contro il marito, l' imperatore Pietro III che morirà in seguito in circostanze che ancora oggi sono parecchio dubbiose.
Di lei sappiamo che lesse gli scritti di Cesare Beccaria e Montesquieu e ce ne accorgiamo principalmente dalla serie di riforme che lei stessa applicò al sistema giudiziario.
Altra grande mossa fu sicuramente quella di creare province e distretti i quali si presentavano molto più vantaggiosi da gestire e controllare rispetto ai governatorati, quali erano le forme di amministrazione dell' impero russo precedentemente in vigore. Come gran parte dei suoi contemporanei, lei applicò le novità tipiche dell' ideologia illuminista nel campo dell' istruzione, fondando, ad esempio, il primo istituto di istruzione superiore femminile in Europa, e dell' assistenza sanitaria con l' aggiunta di nuovi ospedali e personale ad essi correlato.
Del resto Caterina capì che per mantenere saldo il proprio potere e governare in maniera tranquilla il proprio immenso impero, doveva appoggiarsi con tutto ciò che disponeva alle forze dell'aristocrazia.
Proprio sotto il suo regno "illuminato" la nobiltà si fece carico di numerose terre, fu alleggerita anche dal punto di vista fiscale, fu riconosciuta come ereditaria e in tutto ciò si registrò anche un notevole aumento inerente alla servitù della gleba.
Ma il regno di Caterina non fu solo nobiltà e illuminismo, anzi, proprio sotto la sua "auctoritas" per la prima volta i russi arrivano a colonizzare l'Alaska, che poi in futuro verrà concessa agli Stati Uniti d'America, aprendo gli occhi al mondo su quello che poteva dirsi a tutti gli effetti l'impero più vasto del pianeta, con ben 520000 km2, gestito in maniera infallibile grazie alle nuove riforme e che poteva mettersi in competizione e in contatto con tutte le nazioni più importanti del mondo anche grazie ad un apparato diplomatico efficiente!
di Mariotta Simone